Risparmio: il Covid fa paura e gli italiani proteggono il patrimonio

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22 ottobre 2020
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I dati parlano chiaro e arrivano dal bollettino mensile dell’Abi, l’associazione delle banche italiane.

Quest’anno, in piena pandemia Covid, i depositi della clientela sono cresciuti di oltre 125 miliardi di euro. A settembre l’incremento registrato è arrivato all’8%.

L’ammontare complessivo dei depositi – in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine al netto delle operazioni con controparti centrali, dei depositi con durata prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti – è ormai pari a 1.682 miliardi: ci stiamo avvicinando all’intero Pil nazionale.

Già qualche mese fa l’Istat attestava al 18,6% la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici con un aumento del 5,3% rispetto al primo trimestre dell’anno. La liquidità è presente, è molta, ma non viene impiegata.

Molti analisti parlano di record storico. E quasi tutti concordano che questo non è necessariamente un dato positivo, anche perché molto di questo aumento è relativo ai conti bancari delle imprese.

Le ultime cifre sui conti bancari pubblicate dalla Banca d’Italia e riferite a fine agosto, rilevano che da fine febbraio a fine agosto i depositi delle imprese sono aumentati di 56,5 miliardi di euro, di cui buona parte sono i prestiti ricevuti durante l’emergenza.

La maggiore ricchezza bancaria delle famiglie -sempre maturata fra febbraio e agosto – ammonta invece a 22,7 miliardi di euro in più, cui vanno aggiunti altri 8 miliardi delle cosiddette famiglie “produttrici”, artigiani e microimprese.

«Il risparmio non è di per sé negativo, è chiaro che si sono comportamenti cautelativi che inducano a creare dei buffer di risorse per fare fronte a eventuali criticità – ha detto al Sole 24Ore Gianfranco Torriero, vice direttore generale dell’Abi –. Per questo bisogna ricreare condizioni di certezza e proseguire con le politiche economiche di governi e Unione europea, perché se la crescita dei depositi a causa dell’incertezza diventa un comportamento strutturale, fa venire meno delle risorse aggregate per l’economia».

Per saperne di più
Sole 24Ore – Coronavirus, sui conti correnti 1.682 miliardi
P
anorama – Con il Covid aumentano i risparmi in banca degli italiani
Avvenire – Il nuovo record dei conti correnti non è un buon segnale