Finanza civile e buon lavoro: Forum dei giovani soci
Si è svolto fra Brescia e Bergamo il meeting annuale dei soci delle Bcc a 140 anni dalla nascita del Credito cooperativo
“Un buon lavoro”. E' stato questo il tema del Tredicesimo Forum Nazionale delle Giovani Socie e dei Giovani Soci delle BCC che si è tenuto lo scorso fine settimana tra Brescia e Bergamo, congiuntamente proclamate Capitale italiana della Cultura 2023.
Il Forum, come sempre, è stato organizzato da Federcasse, quest’anno in collaborazione con la Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, il Comitato di Coordinamento della Rete Nazionale Giovani Soci e Socie e i Gruppi Giovani Soci della Lombardia.
L'incontro, che ha coinciso in parte con il Convegno Studi della Federazione Lombarda, si è concentrato sul mondo del lavoro e tutte le nuove implicazioni determinate dalla sempre maggior attenzione alla digitalizzazione, all’innovazione, alla sostenibilità, alla tensione verso una attività lavorativa che non sia solo utilità ma anche benessere.
Il pomeriggio di venerdì 13 ottobre i partecipanti sono stati accolti con alcune prime attività di socializzazione e di introduzione al tema del Forum direttamente presso il Centro Pastorale Paolo VI di Brescia, il luogo dove hanno pernottato.
Durante la mattinata di sabato i giovani soci hanno avuto la possibilità di unirsi alla sessione di lavoro del Convegno Studi di Federazione Lombarda presso l’Auditorium Probrixia di Brescia.
Un’opportunità che ha permesso a tutti coloro che da anni lavorano e rappresentano il Credito Cooperativo di incontrarsi e di condividere i propri punti di vista su quelle che oggi sono le caratteristiche e i cambiamenti che stanno riguardano il mercato del lavoro.
Dopo il pranzo, insieme ai senior, i giovani soci sono andati a Bergamo per una visita guidata per poi proseguire la serata presso il Podere di Montizzolo di Caravaggio, dove hanno festeggiato insieme alla BCC Caravaggio e Cremasco i suoi 120 anni dalla fondazione.
Il 15 ottobre il Forum si è concluso nel borgo di Padernello nella bassa bresciana, alla scoperta di un progetto che unisce tradizione ed innovazione e vede cinque BCC, fra cui Cassa Padana, impegnate nel rendere più stretto il rapporto tra la storia del territorio e il suo futuro.
Il Forum quest'anno coincide con un importante anniversario: centoquaranta anni fa, era il 20 giugno 1883, a Loreggia, un paese nei pressi di Padova, nasceva infatti la prima Cassa Rurale italiana fortemente voluta da Leone Wollemborg, economista, senatore e ministro del Regno d'Italia e grande studioso del pensiero di Friedrich Wilhelm Raiffeisen.
Wollemborg, che rappresenta uno dei personaggi chiave per la cooperazione di credito in Italia, aveva solo 24 anni quando fondò quella prima Cassa Rurale, capostipite di una lunga serie di “banche differenti”. I 32 soci fondatori non potevano minimamente immaginare le conseguenze della loro coraggiosa decisione.
“La cooperativa”, scriveva Wollenborg, “è l’organizzazione spontanea di una pluralità di economie particolari, dominate da un comune bisogno, per esercitare collettivamente ed in modo autonomo la funzione imprenditoriale, che produce le specifiche prestazioni economiche atte a soddisfarlo”.
Un’idea semplice ma rivoluzionaria: la forma di garanzia che veniva richiesta su un prestito era data dall’intera società cooperativa, intervenendo se questo non poteva essere restituito. Un progetto umano, generoso e altruista.
Di cui c'è bisogno anche oggi. Anzi ancora di più oggi in Italia c'è bisogno di cooperazione di credito, di banche di comunità, di promozione della formula dell’auto-aiuto e della solidarietà economica nel “mentre” si fa impresa. Un patrimonio di “finanza civile” che oggi non si limita a rendere omaggio alle radici, ma guarda al futuro con ancora nuova voglia di incidere.
L’esperienza storica testimonia che le BCC, nel tempo ed oggi grazie anche al supporto dei Gruppi Bancari Cooperativi, hanno consolidato il proprio ruolo di partner di imprese e famiglie nelle aree di operatività agendo spesso in maniera anticiclica. Con una conoscenza ineguagliabile del territorio e la relazione di lungo periodo con la clientela.
A 140 anni da quell'atto così rivoluzionario di Wollenborg e della sua piccola banca, sono 225 le BCC e Casse Rurali in Italia, pari al 51,6% delle banche che operano nel Paese. In 723 Comuni rappresentano l’unica presenza bancaria.
Gli impieghi economici lordi erogati dalle BCC alle imprese ammontano a 77,7 miliardi di euro: in particolare gli impieghi rappresentano il 23,6% del totale dei crediti bancari alle imprese artigiane, il 22,8% alle attività legate al turismo, il 22,7% all’agricoltura, il 14,1% al settore delle costruzioni e attività immobiliari; l’11,2% al commercio.
Centoquaranta anni fa non esisteva neanche un socio cooperatore del credito in Italia.
Oggi i soci delle Bcc sono 1 milione e 407 mila.