Vent'anni di Microfinanza Campesina in Ecuador
Era il mese di maggio 2001 quando Bepi Tonello arrivò in Cassa Padana a chiedere aiuto per un progetto che avrebbe raggiunto tanti sperduti villaggi dell'Ecuador. Un'avventura che continua ancora.
a cura di Stefano Boffini
Una relazione che dura da vent’anni deve necessariamente aver maturato elementi sottostanti molto forti.
Questi non sono i risultati avuti o il bene fatto e ricevuto, pur evidenti.
Microfinanza campesina in Ecuador è il più grande progetto di cooperazione privata italiana in America Latina ed è considerato una nuova via allo sviluppo. Non sono nemmeno le difficoltà, le criticità anche forti, superate insieme, che pure ci sono state in questi anni.
E non è nemmeno l’enorme flusso finanziario – in parte anche di know how tecnico – e il puntuale adempimento degli impegni reciprocamente presi, pur centrali in un rapporto che ha raggiunto una dimensione economica tutt’altro che contenuta.
Senza i soldi è difficile fare sviluppo, ma solo con i soldi non si genera uno sviluppo equo e sostenibile. Io credo che la vera forza di Microfinanza Campesina siano state le persone incontrate, le relazioni di amicizia instaurate che poi continuano nel tempo, autonomamente, al di là del progetto stesso.
E’ la bellezza del “compartir”, cioè della condivisione, pur da situazioni anche molto diverse, fra persone e istituzioni di una parte della loro vita, cioè del provare a percorrere un pezzo di strada insieme.
Da questo legame stretto nasce e si alimenta il principio di reciprocità che è il vero motore del progetto. Non c’è un flusso unidirezionale, c’è pari dignità. Ognuno ha molto da dare e anche molto da ricevere. E per tutto questo tempo è stato proprio così.
Nei compleanni importanti di iniziative di forte impatto e valore, è facile, per certi versi anche comprensibile, scivolare nella retorica e nella celebrazione del passato che non può più tornare. Preferisco individuare alcuni spunti che questa relazione ci fornisce ancora per il futuro.
Microfinanza campesina è un elemento di unità, trasversale, in cui le BCC si riconoscono, indipendentemente dai rispetti gruppi bancari di appartenenza, segno di una comune condivisione, almeno a livello ideale, in certi valori fondamentali.
Il credito significa essenzialmente fiducia nelle persone e serve a migliorare la loro condizione morale e materiale. Il credito da solo non funziona, ma va accompagnato con formazione, assistenza, diversificazione della produzione, apertura ai mercati.
La sostenibilità è certamente economica, ma necessariamente anche ambientale ed in termini di equità.
E’ questa l’esperienza sul campo di Codesarrollo e del gruppo Sociale Fepp. Inizialmente nella relazione era prevalente la dimensione della solidarietà. Oggi è fondamentalmente orientata a condizioni che sono di mercato, sulla base anche di una profittabilità non trascurabile.
Può però scorrere più facilmente, Sud Nord – Nord Sud, uno scambio valoriale, identitario, pur da contesti ambientali tuttora molto diversi, che deriva dal fare insieme un tratto di strada e che poi si traduce in azioni e comportamenti concreti.
Nel percorso, fondamentale per il futuro e la nostra sostenibilità, che ha portato alla creazione dei gruppi bancari cooperativi, con le conseguenti logiche industriali, regolamentari e di vigilanza che ne sono derivate, abbiamo bisogno di non dimenticare e dobbiamo provare a ridefinire con modalità nuove, adeguate al contesto in cui ci troviamo, la nostra dimensione cooperativa e di banca locale. E’ importante per noi, ma anche per Codessarrollo.
Il progetto
Grazie ad una relazione con l’associazione bresciana Cuore Amico che aiuta migliaia di missionari nel mondo, nel 2001 Cassa Padana avvia il progetto Microfinanza Campesina in Ecuador, teso a sostenere lo sviluppo di un sistema finanziario etico ed alternativo di casse rurali nel Paese Andino.
La collaborazione nel 2002 si è poi estesa a tutto il Credito Cooperativo Italiano. Codesarrollo la realtà bancaria perno di questo sistema e parte del gruppo sociale Fepp, la principale ong dell’Ecuador, è oggi supportata anche da istituzioni austriache, francesi e spagnole, legate alla finanza etica europea.
Codesarrollo dà risposte ai bisogni delle aree rurali e delle zone marginali delle città, fornendo formazione, assistenza tecnica, aiuto alla commercializzazione dei prodotti, attraverso la rete del commercio equo e solidale e un’opera diretta nelle comunità locali in tema di salute, infrastrutture, abitazioni e rispetto dell’ambiente.
Dal nome Fepp, che significa “Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio, emerge la matrice cristiana e la diretta ispirazione alla storica enciclica sociale del papa bresciano Paolo VI.
Con intelligenza, sudore e amore, così recita lo slogan principale del Fepp, in più di 50 anni questa azione ha cambiato profondamente in meglio l’Ecuador.
Il leader storico del Gruppo sociale Fepp è Bepi Tonello, un ex volontario di origine veneta dell’Operazione Mato Grosso che, diventato cittadino ecuatoriano, ha dedicato la vita per il miglioramento delle condizioni morali e materiali dei poveri e in particolare di indios e campesinos.