“La Musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare”
Un'aula in memoria del collega Alberto Doninelli presso l’Istituto Comprensivo di Gottolengo, nella bassa bresciana.
di Silvano Treccani
Il prossimo 18 maggio saranno 5 anni che è venuto a mancare il nostro caro collega Alberto Doninelli.
Sarà anche un termine abusato, ma mai come in questo caso la parola "mancanza" ha un significato tanto profondo per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incrociare la sua strada.
Alberto era una persona buona, di grande umanità, integro e altruista, un grande lavoratore. Sempre disponibile con tutti, non mancava mai nel porgere ai colleghi il suo aiuto. Non importava che facessi parte del suo ufficio: quando con la sua spiccata sensibilità capiva che eri in difficoltà, lui trovava il modo di esserci, anche semplicemente per un caffè.
Una "presenza" la sua contraddistinta da un’infinita umiltà, che ti veniva preannunciata dalla sua andatura morbida, dal suo tono di porsi sempre pacato, dal suo sguardo mai troppo diretto.
Fuori dal lavoro Alberto si divideva tra famiglia e musica, da sempre una musa che lo appassionava. Musicista e polistrumentista, sapeva suonare con perizia quasi tutti gli strumenti.
Il suo impegno fisso era con l’organo della chiesa parrocchiale di Gottolengo, il suo paese, ma era anche parte stabile di gruppi musicali con cui si esibiva nei locali o nelle sagre di provincia, con un repertorio il suo che spaziava in diversi generi, dalla musica classica alla musica pop-rock fino al liscio.
Passione quella del pentagramma che ha pensato bene di trasmettere anche ai figli, Sabrina, Nicola e Stefano, a loro volta bravi e stimati musicisti che suonano in diverse realtà musicali, tra le quali segnalo il gruppo "Amici di Alfredo", una delle migliori cover-band di Vasco Rossi ad oggi in circolazione.
Alberto era molto orgoglioso del fatto che fosse riuscito ad iscrivere uno dei figli alla prestigiosa scuola di musica di Franco Mussida, mitico chitarrista della PFM – Premiata Forneria Marconi, uno dei più grandi complessi rock italiani degli anni '70-'80. La scuola era a Milano e lui spesso e volentieri lo accompagnava personalmente alle lezioni.
In memoria di Alberto e per onorare la sua grande passione per la musica, nella mattinata di mercoledì 13 dicembre, è stata intitolata a suo nome un'Aula di musica presso l’Istituto Comprensivo di Gottolengo, frutto di una collaborazione tra la Dirigente Scolastica Michela Dall’Asta ed i numerosi e storici colleghi della Cassa presenti assieme alla famiglia.
Cassa Padana, grazie alla concretezza del Distretto Territoriale della Bassa Bresciana-Isorella, ha deciso di sostenere fattivamente gli investimenti che la scuola ha fatto nell’acquisto di nuovi strumenti musicali, sia tradizionali che più moderni, ed assieme alla famiglia ha posato la targa commemorativa che riporta come dedica la frase del grande e compianto maestro Ezio Bosso: "La Musica ci insegna la
cosa più importante che esista: ascoltare".
Tutti noi, pensando ad una persona cara, veniamo trasportati da tanti ricordi. Me ne viene in mente uno. Eravamo in pausa caffè e parlavamo di musica. Lui si lamentava che dopo tanti anni era stanco di andare in giro a suonare e che aveva deciso di smettere.
Al momento mi sembrava deciso e determinato. Qualche settimana dopo, era il 2 gennaio, eravamo in pausa caffè e ovviamente parlavamo di musica.
Lui appariva stanco, un po' provato. Gli chiesi: "Va tutto bene?" e lui risposte: "Tutto a posto, è solo che a Capodanno sono andato a suonare ad una festa e abbiamo finito alle 6 di mattina!" e io richiesi: "Ma mi
avevi detto che non avresti più suonato?" e lui rispose: "Che vuoi che ti dica, il pianista ha dato forfait all’ultimo momento e mi hanno implorato di andare, non potevo dire di no!".
Ecco, questo era Alberto: una persona buona e disponibile, un grande lavoratore con la musica nel sangue.